Nello sport il coaching non è solo per il miglior atleta, tutta la squadra approfitta del sostegno dell’allenatore.
Nel business può sembrare che il coaching sia riservato solo a pochi favoriti: leader costantemente in formazione, che vogliono fare carriera, manager ai quali si richiede una maggiore performance, o ancora a chi viene promosso o che subisce una riorganizzazione aziendale.
Ma il processo di coaching può essere utile a diversi livelli, talvolta maggiormente a chi non ha una squadra o un collega con il quale condividere e confrontarsi, come i direttori di piccole o medie aziende ed imprenditori in genere.
Il coaching permette un concreto focus, che a sua volta permette di raggiungere gli obiettivi più rapidamente con efficacia ed efficienza.
Sebbene il coaching abbia acquisito riconoscimento nel corso dell’ultimo decennio, c’è ancora confusione su ciò che fa un coach, vale quindi la pena chiarire cosa non è un coach.
Non è psicoterapista. Il coach non analizza le situazioni problematiche, non cerca di risolvere “il perché”, ma vi sostiene per raggiungere l’obiettivo.
Non è neanche un consulente. Assumendo un consulente pagate qualcuno che venga nella vostra azienda, stimi i vostri problemi e vi dica cosa fare.
Il coach è un facilitatore, non colui che vi dice cosa fare. Il suo lavoro è quello di sostenervi nell’analisi della situazione ed accompagnarvi in modo che voi da soli troviate la soluzione per raggiungere i vostri obiettivi.
Il coaching è una metodologia, il coach opera in diversi campi con diversi approcci ai quali fa appello a seconda delle tipologie personali dei suoi clienti.
Come ogni altra relazione personale è importante che voi troviate un coach con il quale vi sentiate bene, “Con il proprio coach si deve poter condividere le più grosse paure e i più grandi obiettivi, in modo che durante il percorso di coaching, la partnership che è stata creata, possa permettere di co-creare la situazione migliore per voi”.
Se in azienda più persone potrebbero beneficiare di un simile accompagnamento, c’e la possibilità di considerare un approccio di gruppo, questo significa abbandonare il focus personale del coaching individuale e lavorare all’obiettivo aziendale. Questo tipo di percorso si svolge per una durata di circa un anno, con appuntamenti trimestrali di una giornata per tutto il gruppo nei quali si lavora alla pianificazione di strategie e alle rispettive azioni che saranno poi seguite da regolari follow up che servono a verificare l’avanzamento permettendo gli aggiustamenti necessari alla riuscita del progetto.
Questi gruppi di lavoro possono essere creati anche all’esterno dell’azienda con altri proprietari d’azienda, dirigenti, imprenditori, che stanno affrontando sfide simili. Un gruppo di pari che capisce che cosa state attraversando. Alla fine di ogni workshop si esce con degli obiettivi specifici, con le relative azioni da fare prima del prossimo trimestre. Anche in questo caso sessioni personali di follow up permettono di verificare l’avanzamento e di apportare gli aggiustamenti necessari al raggiungimento degli obiettivi personali.
“La maggior parte degli imprenditori, sono stati dei venditori o dei manager o ancora degli specialisti in altre competenze” nella nuova condizione d’imprenditore devono affrontare nuove competenze e nuove sfide, per questa ragione si avvalgono di un coach. Il lavoro di partnership con il coach gli permette loro di affrontare le complessità quotidiane, superando le difficoltà dell’andare avanti.
La maggior parte dei coach propone una sessione gratuita, che serve da sessione di introduzione, essa normalmente è gratuita e senza impegno. Le tariffe richieste vanno da un minimo di 150.00 a un massimo 500 CHF l’ora. Tutto dipende dal livello di esperienza e di certificazione del coach in questione. È raccomandato di fare almeno una sessione di persona, per assicurarsi di essere entrambi a proprio agio, in seguito, a vostra scelta, potete continuare il percorso anche con delle sessioni telefoniche, che sono altrettanto efficaci, ma soprattutto più semplici per delle persone estremamente impegnate come proprietari d’aziende, imprenditori e dirigenti.
Appena avete deciso qual è il miglior tipo di percorso di coaching, si tratta di trovare il miglior coach per voi. Un coach certificato ICF vi da la garanzia in merito al suo professionismo e vi assicura che segue un codice etico. Ci sono tre livelli di certificazione, essi dipendono dalla formazione del coach ma soprattutto della pratica che possiede,
- ACC è il primo livello, il coach è giovane ha un’esperienza pratica di alcune centinaia di ore
- PCC il coach è un professionista, ha almeno 750 ore di pratica
- MCC il coach è un Master ha più di 2500 ore di pratica ed ha raggiunto eccellenti livelli di formazione.
Quando avrete trovato un coach adatto a voi, alle vostre aspettative ed esigenze, spetta a voi assumerlo e usarlo saggiamente. Preparatevi ad essere aperti, “un buon coach può motivare dei giocatori a vincere, ma solo se loro hanno la volontà di mettersi al lavoro possono arrivarci”.