Un'edizione tutta nuova!
Chronik-Fotos
10 e 11 ottobre 2015
https://www.360coachacademy.com/wp-content/uploads/downloads/2015/03/Flyer-PC2015-4-Professional.pdf
Un'edizione tutta nuova!
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10 e 11 ottobre 2015
https://www.360coachacademy.com/wp-content/uploads/downloads/2015/03/Flyer-PC2015-4-Professional.pdf
La formazione Professional Coach Certificata da ICF International, inizia il prossimo aprile 2015con il modulo Basic, il corso sarà tenuto da Susanne Cedraschi e Chantal Gilardini Linder.
Da quest'anno la formazione è stata trasformata per rispondere alle esigenze dei nostri clienti, da una formazione di sviluppo personale fino a raggiungere i massimi livelli di Professional Coach. Con la possibilità di fermarsi al livello desiderato.
Maggiori dettagli e informazioni sul sito www.360coachacademy.com.
360 Coach Academy
www.360coachacademy.com
Coaching e Formazione
Come per Michelangelo che dal marmo toglieva il superfluo per fareemergere l’opera d’arte, con il coaching lavoriamo partendo dal principio che ognuno abbia o possa trovare in sé stesso competenze e risorse per realizzarsi e raggiungere i propri obiettivi.Sulla base di questo principio, il nostro contributo di Professional Coach è accompagnare il cliente in un percorso di partnership finalizzato all’elaborazione di tecniche e strategie mirate alla realizzazione di sè.
Come per Michelangelo che dal marmo toglieva il superfluo per fare emergere l’opera d’arte, con il coaching lavoriamo partendo dal principio che ognuno abbia o possa trovare in sé stesso competenze e risorse per realizzarsi e raggiungere i propri obiettivi.
Sulla base di questo principio, il nostro contributo di Professional Coach è accompagnare il cliente in un percorso di partnership finalizzato all’elaborazione di tecniche e strategie mirate alla realizzazione di sè.
Come per Michelangelo che dal marmo toglieva il superfluo per fare
emergere l’opera d’arte, con il coaching lavoriamo partendo dal principio che ognuno abbia o possa trovare in sé stesso competenze e risorse per realizzarsi e raggiungere i propri obiettivi.
Sulla base di questo principio, il nostro contributo di Professional Coach è accompagnare il cliente in un percorso di partnership finalizzato all’elaborazione di tecniche e strategie mirate alla realizzazione di sè.
Parliamo di Vision. Oggi condividiamo con voi una storia che amiamo molto.
E voi che ne pensate?
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Cosa ne pensate di questa storia?
LA STORIA DEI TRE SPACCAPIETRE
Durante il Medioevo, un pellegrino aveva fatto voto di raggiungere un lontano santuario, come si usava a quei tempi.
Dopo alcuni giorni di cammino, si trovò a passare per una stradina che si inerpicava per il fianco desolato di una collina brulla e bruciata dal sole. Sul sentiero spalancavano la bocca grigia tante cave di pietra. Qua e là degli uomini, seduti per terra, scalpellavano grossi frammenti di roccia per ricavare degli squadrati blocchi di pietra da costruzione.
Il pellegrino si avvicinò al primo degli uomini. Lo guardò con compassione. Polvere e sudore lo rendevano irriconoscibile, negli occhi feriti dalla polvere di pietra si leggeva una fatica terribile. Il suo braccio sembrava una cosa unica con il pesante martello che continuava a sollevare ed abbattere ritmicamente.
"Che cosa fai?", chiese il pellegrino. "Non lo vedi?" rispose l'uomo, sgarbato, senza neanche sollevare il capo. "Mi sto ammazzando di fatica". Il pellegrino non disse nulla e riprese il cammino.
S'imbatté presto in un secondo spaccapietre. Era altrettanto stanco, ferito, impolverato. "Che cosa fai?", chiese anche a lui, il pellegrino. "Non lo vedi?" Lavoro dal mattino alla sera per mantenere mia moglie e i miei bambini", rispose l'uomo. In silenzio, il pellegrino riprese a camminare.
Giunse quasi in cima alla collina. La c'era un terzo spaccapietre. era moralmente affaticato, come gli altri. Aveva anche lui una crosta di polvere e sudore sul volto, ma gli occhi feriti dalle schegge di pietra avevano una strana serenità. "Che cosa fai?", chiese il pellegrino. "Non lo vedi?", rispose l'uomo, sorridendo con fierezza. "Sto costruendo una cattedrale". E con il braccio indicò la valle dove si stava innalzando una grande costruzione, ricca di colonne, di archi e di ardite guglie di pietra grigia, puntate verso il cielo".
COSA CI INSEGNA QUESTA STORIA?
Tre uomini, tre atteggiamenti diversi, tutti a fare lo stesso lavoro.
Ognuno dei tre spaccapietre, guarda il proprio lavoro da una prospettiva diversa e di conseguenza assume un diverso atteggiamento nei confronti di ciò che sta facendo. A seconda della prospettiva, inoltre, anche la qualità del lavoro è nei tre casi, completamente differente.
Il primo uomo concentra la propria attenzione sugli aspetti negativi del lavoro che sta svolgendo (fatica e perdita di tempo) ed assume dunque un atteggiamento negativo di rabbia e frustrazione. Il secondo uomo, invece, percepisce il proprio lavoro come un mezzo per mantenere la famiglia, seppur affaticato, sa che deve farlo e quasi rassegnato cerca di portarlo avanti con calma e pazienza.
Il terzo uomo, al contrario di tutti, ha una visione completamente diversa di ciò che sta facendo. In questo caso guarda l’aspetto positivo del suo lavoro, non lo percepisce come un sacrificio ma come una grande impresa a cui sta dando il suo contributo e per questo cerca di fare del suo meglio per portarlo a termine egregiamente. — mit Sabina Busatta und 8 weiteren Personen.
360 Coach Academy
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